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Riduzione del tasso di prevenzione per il 2022, il 28 febbraio la scadenza per richiederla. OT23-2022

L’Inail ha pubblicato il nuovo modulo OT23 (che ormai da qualche anno ha sostituito il “vecchio” modello OT24) per le domande di riduzione del tasso medio di tariffa per le aziende che abbiano effettuato interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro durante il 2021.

Vediamo tutte le novità previste nel modello INAIL OT23 2022.

IL NUOVO MODELLO OT23 2022

Nel modello INAIL OT23 2022, che nella struttura sostanzialmente riproduce quello precedente, l’Inail indica e predefinisce le azioni e i miglioramenti considerati validi al fine della riduzione del tasso medio per prevenzione.

Gli interventi sono articolati nel modulo di domanda in 6 sezioni:
– prevenzione degli infortuni mortali (non stradali) (A)
– prevenzione del rischio stradale (B)
– prevenzione delle malattie professionali (C)
– formazione, addestramento, informazione (D)
– gestione della salute e sicurezza: misure organizzative (E)
– gestione delle emergenze e DPI (F).

LE PRINCIPALI NOVITA’ DEL NUOVO MODELLO OT23 2022

Le principali novità introdotte nel nuovo modello OT23 2022 riguardano:
– inserimento dell’intervento legato alla mitigazione dello stress termico negli ambienti di lavoro “severi caldi” (C-6.1)
– reintroduzione dell’intervento riguardante l’adesione al programma Responsable care di Federchimica (E-18)
– eliminazione dell’intervento A-3.1 presente invece nell’OT23 2021 e che riportiamo di seguito “L’azienda ha migliorato il livello di sicurezza di una o più macchine assoggettandole a misure di aggiornamento dei requisiti di sicurezza in conformità al mutato stato dell’arte di riferimento”
– possibilità di realizzare gli interventi A-3.2 (sostituzione di macchine oleose) e C-4.2 (automazione di una fase operativa che comporta la movimentazione manuale dei carichi) mediante noleggio o leasing delle macchine. Sono invece esclusi gli interventi relativi all’installazione di dispositivi per la prevenzione di rischio stradale a bordo di veicoli aziendali (B-5, B-6, B-8 e B-9).

Come nei precedenti modelli OT23, ad ogni intervento migliorativo relativo alle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro viene assegnato un punteggio. Per poter accedere alla riduzione del tasso, occorre che la somma dei rispettivi punteggi sia pari ad almeno 100 punti.

L’Inail individua per ogni intervento la “Documentazione ritenuta probante” per dimostrare l’attuazione dell’intervento dichiarato nell’anno 2021.

pena di inammissibilità, entro il 28 febbraio 2022, la documentazione probante l’effettuazione degli interventi previsti dal modello OT23 deve essere presentata unitamente alla domanda, utilizzando l’apposita funzionalità disponibile nei Servizi online di Inail.

INSTALLAZIONE DEL DAE (DEFIBRILLATORE) E RIDUZIONE PREMIO INAIL

Anche nel modello OT23 2022 sono previsti 40 punti per la messa a disposizione in azienda del DAE (Defibrillatore) con contestuale formazione e addestramento dei lavoratori sulle tecniche BLS-D di rianimazione cardiopolmonare.

LA SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA RIDUZIONE TASSO INAIL

Si ricorda che la scadenza per la presentazione della domanda OT23 per la riduzione del premio assicurativo Inail è prevista il 28/02/2022.

QUANT’E’ LA RIDUZIONE DEL PREMIO INAIL OTTENIBILE CON IL MODELLO OT23?

Nei primi due anni dalla data di inizio attività della PAT, la riduzione è applicata nella misura fissa dell’8%.

La riduzione ha effetto solo per l’anno di presentazione della domanda ed è applicata in sede di regolazione del premio assicurativo dovuto per lo stesso anno, in egual misura a tutte le voci della PAT.

Dopo il primo biennio di attività della PAT, la percentuale di riduzione del tasso medio di tariffa è determinata in relazione al numero dei lavoratori-anno del triennio della medesima PAT, secondo il seguente prospetto:

  • Fino a 10 lavoratori: riduzione del 28%
  • Da 10 a 50 lavoratori: riduzione del 18%
  • Da 50 a 200 lavoratori: riduzione del 10%
  • Oltre i 200 lavoratori: riduzione del 5%

Fonte:https://www.vegaengineering.com/

INAIL,SI RIDUCONO LE MORTI BIANCHE MA AUMENTANO LE MALATTIE PROFESSIONALI

Il Rapporto Annuale dell’Istituto certifica  poco meno di 642mila denunce d’infortuni sul luogo di lavoro, con un lieve incremento dello 0,6% rispetto al 2015. Controlli: l’87% delle imprese sono risultate irregolari

ROMA – Sul posto di lavoro si muore meno che nel 2015, ma ci ammala di più. A certificarlo è l’Inail, che questa mattina ha presentato il Rapporto 2016. In totale le denunce per infortunio arrivate all’Istituto che assicura i lavoratori, sono state poco meno di 642mila, con un aumento leggero sul 2015 (lo 0,66%) e una significativa discesa (meno 14%) rispetto al 2012. Certo parliamo di infortuni denunciati da soggetti assicurati all’ente. Chi lavora al nero in queste tabelle non è detto che ci sia.  Le denunce per morti bianche sono state 1.104, in discesa sul 2015 che ne ha contate 1.286 (-12,7%) e anche rispetto al 2012 quando morirono sul luogo di lavoro o mentre lo raggiungevano 1.365 (-25%) occupati.
Un balzo significativo lo fanno invece le malattie professionali , con ben 60mila denunce, 1.300 in più rispetto all’anno precedente, ma ben il 30% in più sul 2012. Un dato allarmante anche perché la maggior parte di chi si ammala lavorando viene colpito da malattie che riguardano il sistema osteomuscolare, ossa e muscoli. Una diagnosi che forse riflette anche l’età elevata della forza lavoro italiana. Un dato 60mila, che si riferisce alle denunce, non agli ammalati, che sono 45mila, almeno quelli già  accertati. E c’e ancora chi si ammala a causa dell’amianto, polvere micidiale che colpisce i polmoni tant’è che nel 2016 si contano 1.400 persone colpite da queste patologie. Scende anche il numero di lavoratori con malattia professionale morti nel 2016: sono stati 1.297, il 32,2% in meno sul 2012.  E a uccidere per ben 357 volte é stato ancora l’amianto.
Che fare per limare ancora di più questi numeri che comunque mostrano che di lavoro si può morire o cadere malati, vanificando tutti gli sforzi per vivere al meglio?  Sicuramente aumentare i controlli perché dopo la triste conta di morti e ammalati sul lavoro, c’è n’è uno che colpisce ancora di più e riguarda la sicurezza: ben l’87% delle imprese dove l’Inail ha mandato gli ispettori sono risultate irregolari, nonostante le leggi che impongono parametri di sicurezza ferrei sui posti di lavoro.
L’Inail avanza quindi alcune proposte al governo per aumentare le politiche di prevenzione, che passano anche, secondo i vertici dell’istituto, da una estensione della bese-dati. Come procedere? Considerare tutti i lavoratori, anche quelli non assicurati presso l’ente e aggiungere informazioni sul rischio mansioni, perché non tutti i lavori espongono agli stessi rischi. E l’Inal, per la seconda volta in pochi anni, si candida a essere il fornitore unico di informazioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
C’è  poi l’altro grande capitolo di un mondo del lavoro in via di profonda mutazione. Sul fronte legislativo, con l’introduzione di nuovi contratti con meno tutele. E su quello legato alla tecnologia che avanza. “I nuovi rapporti di lavoro, da quello “agile” al “crow working”, passando al lavoro “su piattaforma”, scrive l’Inail, rendono ambigue le categorie su cui si fonda la tutela contro infortuni e malattie professionali. Serve dunque un adeguamento legislativo e di coordinamento tra norme e leggi. Per morire e ammalarsi meno lavorando.